LA VIA DI KAROL: L'INCONTRO DI RURAL LINKS NEL VENETO
Il 31 marzo 2016, Rural Links su La Via di Karol ha fatto tappa in Veneto col suo primo World Café tenuto presso la sede nazionale del Circuito Wigwam a Piove di Sacco (Pd). Nell’occasione i coordinatori del progetto, collaboratori della Rete Rurale Nazionale di ISMEA, Ente del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Claudio Federici, Andrea Festuccia e Avelio Marini, hanno incontrato i rettori dei luoghi della fede interessati, gli scout, le organizzazioni agricole e i rappresentanti delle associazioni e delle pro loco del Sud-Est Padovano. La Rete Rurale Nazionale è il programma con cui l’Italia partecipa al più ampio progetto europeo (Rete Rurale Europea – ENRD) che accompagna e integra tutte le attività legate allo sviluppo delle aree rurali per il periodo 2014-2020.
Fra gli obiettivi della Nuova Politica Agricola Comune vi è la partecipazione alle politiche di sviluppo rurale da parte di fette più ampie della popolazione: la cooperazione fra soggetti diversi diventa strategica a tal fine, e la Rete Rurale Nazionale può svolgere in questo senso una funzione di stimolo e di raccordo
Obiettivo: Creare una “rete” di soggetti diversi, che possano insieme dare vita a iniziative di valorizzazione delle aree circostanti i piccoli santuari della “Via di Karol”, aumentando l’attrattività delle aree rurali interessate in termini turistici, culturali, enogastronomici
Soggetti coinvolti: ADG regionali (politiche di sviluppo rurale); Scout (giovani e solidali); Agricoltori (presidio del territorio); GAL (esperti di cooperazione sul territorio); Associazioni ambientaliste (cura del territorio); Soggetti del tessuto imprenditoriale e turistico (dinamiche economiche).
Rural Links prende le mosse quest’anno da un percorso turistico/religioso dei piccoli santuari della Via di Karol, costruendovi intorno il progetto di sviluppo rurale: le regioni coinvolte sono Lazio, Umbria, Marche, Veneto e Friuli più alcuni Paesi Europei (Polonia, Slovacchia, Austria, Slovenia)
Negli ultimi anni un grande sforzo si sta compiendo attorno alla Via Francigena per recuperare da una parte un percorso storico millenario, dall’altra collegarvi il tessuto socio-economico del territorio, attraverso eventi di comunicazione e iniziative di valorizzazione delle aree interessate: Rural Links può essere il primo mattone di un percorso analogo.
“Abbiamo scelto una formula che ci piace perché permette di discutere in modo costruttivo, e spesso di tradurre in parole chiave o disegni i concetti che si vogliono esprimere, per renderli più chiari e immediati subito a tutti: è il WORLD CAFE’” hanno detto i progettisti. Obiettivo: lavorare insieme partendo da alcuni dati di fatto per arrivare alla proposta di “testimonianze comuni”, simboli pratici lungo il percorso di Rural Links.
Dagli incontri sul territorio della prima fase del progetto e dai questionari somministrati è emersa la mancanza di un «collante» che unisca il territorio e una maggiore esigenza di collaborazione tra le associazioni e imprese operanti in settori diversi. L’esigenza è quella di fare in modo che chi visita il luogo sia invogliato a prolungare il tempo di permanenza nell’area, visitando altre realtà come le bellezze paesaggistiche o scoprendo le eccellenze enogastronomiche. Alla luce di questo, sono scaturite già anche alcune proposte che possano favorire l’interazione come quella di realizzare a valle dei seminari una Conferenza dei rettori dei santuari coinvolti nell’itinerario, scambi e gemellaggi tra gruppi di scout coinvolti, ipotesi di segnaletica e bacheche nelle località delle tappe o ancora la realizzazione di un’area attrezzata per il turismo rurale.
Rural Links punta a creare legami che restano sul territorio: questo qui è solo un esempio di come un progetto può evolvere e i soggetti si possono rimettere insieme per proseguire anche con sinergie pubblico-privato, il percorso intrapreso (ad esempio Psr, misure 16, 19).