L’ISTITUTO ALBERGHIERO BARBARIGO COL “IL MILIONE” PORTA IN CINA LO SPIRITO WIGWAM DI VENEZIA
(Changzhou, 12.05.2017) L’Istituto Alberghiero Andrea Barbarigo di Venezia, in questi giorni, è ancora una volta in Cina a confermare i solidi rapporti di amicizia e collaborazione che lo legano da ormai più di quattordici anni al Technical Institute for Tourism and Commerce di Changzhou. Con questa città di oltre tre milioni di abitanti della provincia dello Jiangsu, vicino a Shanghai, il Barbarigo ha messo in atto il progetto “Il Milione”, che ogni anno porta a Venezia studenti cinesi che, alloggiando al Convitto Nazionale Marco Foscarini (storica scuola partner), frequentano gli ultimi tre anni di corso fino a giungere all’esame di maturità.
Il progetto ripercorre le orme di Marco Polo, il più famoso mercante ed esploratore veneziano del XIII secolo che divenne consigliere e ambasciatore dell’imperatore Kublai Khan.
Nell’intento di rinforzare i legami italo-cinesi l’attuale dirigenza ha voluto accostare al percorso di scambio didattico anche l’iniziativa di un festival della cucina che si tiene alternativamente nei due Paesi, e che permette agli studenti e ai docenti del Barbarigo di presentare e fare apprezzare in Cina i sapori della nostra tradizione e cultura gastronomica.
In occasione della tradizionale visita annuale alla scuola di Changzhou, la delegazione italiana guidata dal dirigente scolastico Prof. Claudio Marangon, che porta anche i saluti del Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ha partecipato con grande risalto ai lavori del Secondo Forum Internazionale di Scambio e Cooperazione, cui hanno preso parte delegazioni di Canada, Australia, Regno Unito, Singapore e degli altri Paesi con i quali la scuola cinese sviluppa la sua visione proiettata verso l’internazionalizzazione.
L’Istituto Alberghiero Andrea Barbarigo rappresenta in pieno lo spirito della Wigwam Local Community Città di Venezia di cui è prestigioso partecipe, nella costruzione dell’offerta integrata e nella promozione dell’interscambio di prodotti tipici e saper fare gastronomico tradizionale e quindi turismo del territorio in cui opera.