LA CULTURA DEL FOSSO CON WIGWAM AD ARZERGRANDE: EDUCAZIONE AMBIENTALE PER GLI ALUNNI DELLE SCUOLE PRIMARIE
9 e 16 novembre 2018 ad Arzergrande (Pd) – La Scuola a lezione di ambiente
LA CULTURA DEL FOSSO CON WIGWAM AD ARZERGRANDE
(Arzergrande, 19 novembre 2018). Nell’ambito del progetto “La cultura del fosso” che l’amministrazione comunale di Arzergrande (Pd) attraverso la vicesindaco Teresina Ranzato e l’assessore all’ambiente Ilaria Maritan ha adottato su proposta di Rete Wigwam, sono state attuate due giornate di educazione ambientale che hanno coinvolto le classi quinte della Scuola Primaria Duca D’Aosta di Arzergrande. Un’attività, che ha concluso il ciclo delle attività di conoscenza ambientale, iniziato lo scorso 22 settembre 2018 con la giornata al Casone Azzurro di Vallonga proseguita poi nel pomeriggio, con la visita all’idrovora di Santa Margherita, organizzata in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio.
Già in occasione della giornata al Casone abbiamo affrontato con i presenti vari aspetti della natura che ci ospita con un focus particolare sui fossati. I racconti di Efrem Tassinato presidente di Rete Wigwam, di Vittorio Sambin anziano cultore di storia e tradizioni locali, di Enrico Rigato dell’antica trattoria da Leone specializzata nei piatti a base di rane, della stessa Teresina Ranzato vicensindaco di Arzergrande e di altri ospiti hanno raccontato ed illustrato le molteplici valenze della cultura del fosso: contenitore e conservatore di biodiversità vegetale e animale, di regimazione idraulica, di fitodepurazione delle acque, di vegetazione erbacea base di lavorazioni tipiche del Sud Est padovano come il carice (la caresina) per impagliare le sedie, la cannella palustre per fare arelle ed un tempo per realizzare i tetti dei casoni ed infine il salice da vimini (el stroparo) per fare cesti e canestri e un tempo impiegato per la legatura della vite.
La giornata ha avuto un seguito Venerdì 9 e 16 novembre 2018 con le due classi quinte della scuola primaria Duca D’Aosta di Arzergrande. Il giorno 9, col presidente dell’Associazione Wigwam e l’ausilio delle insegnanti Graziella Montecchio, Antonella Boscolo e Mirka Scarso abbiamo tenuto una lezione in aula sui fossati. Gli aspetti affrontati hanno spaziato dal loro fondamentale ruolo per la conservazione della biodiversità alla ottimale regimazione delle acque, la loro corretta manutenzione che evita pratiche devastatrici quali la macinazione della vegetazione anche del fondo, il mancato scavo periodico, la cementificazione o copertura con teli impermeabilizzanti di fondi e rive, l’uso di erbicidi, l’immissione di acque fognarie e percolati oleosi e bituminosi e comunque inquinanti, le tombinature dei passi carrai a sezioni troppo ridotte: dai corsi più importanti fino ai piccoli fossati molto presenti (fortunatamente) nella Saccisica.
Venerdì 16 novembre, nella seconda giornata, con i ragazzi siamo usciti per un’escursione esplorativa, per toccare con mano quanto appreso la settimana prima nelle aule scolastiche. Nel tragitto che abbiamo percorso con gli alunni e le loro insegnanti abbiamo avuto modo di osservare diversi aspetti fondamentali dei corsi d’acqua:
- un piccolo bacino di laminazione in area urbana, atto a contenere acque piovane in caso di importanti precipitazioni, con un fondo, densamente popolato di canniccio palustre;
- una caratteristica carrareccia (caresà) costeggiata da un filare correttamente tenuto, di salici da vimini, detti nella nostra lingua locale “stropari”, che ci hanno fornito l’occasione per mostrare agli studenti la funzione di robusto legaccio che i loro rami svolgevano un tempo;
- e poi ancora, costeggiando lo scolo Altipiano, abbiamo appreso scampoli di storia del territorio delle Comunanze, in specie del suo originario stato di grande palude che si estendeva fino all’argine sinistro del fiume Bacchiglione e che lo scolo Altipiano ha contribuito a bonificare e a tutt’oggi, essendo un territorio con altimetria negativa a mantenere asciutto. Inoltre, l’ampio canale consortile ci ha regalato una vista (ormai al giorno d’oggi, e purtroppo aggiungerei) inusuale: una coppia di germani reali e perfino una mamma germano con un paperino, vera rarità in questa stagione oramai quasi invernale e due gallinelle d’acqua.
Scopo del progetto è di educare i più giovani a prendersi cura dell’ambiente che li circonda attraverso una lettura dal vivo delle particolarità, della ricchezza e della funzione, quindi utilità e sicurezza idraulica ma anche della bellezza paesaggistica.
“La cultura del fosso” è un progetto di Rete Wigwam che nasce nel 2011 a seguito della necessità di far conoscere ai più piccoli una realtà sempre più trascurata, ovvero il fosso, che invece svolge, per le nostre campagne e per le nostre comunità.
Info: bimbibotanici@wigwam.it
Luca Giuseppe Bianchi
(Responsabile di Wigwam Green Children e coordinatore nazionale del Progetto Wigwam Bimbi Botanici)