MONTI SIBILLINI: AMBIENTE E PRODOTTI TIPICI, UNA COMUNITA’ DA SCOPRIRE
A cura di Emma Artusi (Studentessa dell’IIS Pietro Scalcerle di Padova – Indirizzo linguistico)
A seguito della vincita del bando emanato dal Ministero dell’Ambiente insieme al MIUR finalizzato a valorizzare le aree naturali nazionali protette e le loro tipicità, l’Associazione Wigwam ha coinvolto in primis l’Istituto di Istruzione Superiore di Amandola – comune montano della Provincia di Fermo – in un progetto di promozione della biodiversità e del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Un territorio interessato un paio di anni fa dal devastante terremoto che ha colpito vaste zone di Marche ed Umbria, evento che ha messo in ginocchio le sue comunità locali, alle quali anche questa iniziativa, vuole essere di aiuto per risollevarsi. Il progetto, si sviluppa attraverso azioni di formazione in un gruppo di scuole campione del Veneto e del Lazio, selezionate per la loro capacità nello svolgere un ruolo attivo per la comprensione e per la valorizzazione delle particolarità dei propri ambiti territoriali.
IL TERRITORIO DEL PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI
Nato nel 1993 con lo scopo di salvaguardare l’ambiente, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è un luogo ricco di flora, fauna e attrattive turistiche. Tra le numerose montagne primo tra tutti si innalza il monte Vettore, predominando ad Est sulle colline marchigiane e mentre sul versante umbro ad Ovest, sulla vallata del Tevere. Qui, in primavera, il piano verdissimo del pianoro di Castelluccio di Norcia si inonda dei colori delle fioriture, soprattutto delle tipiche lenticchie, che con le loro tonalità sgargianti conferiscono a questo parco un’aura suggestiva e affascinante, peculiare e rara, che rende unico questo territorio naturale protetto. Punteggiato da numerosi laghi come il lago di Fiastra e quello di Pilato, il Parco dei Monti Sibillini ospita anche moltissime grotte, come quella del Guerin Meschino e delle Fate, che sembrano quasi nascondersi dall’attività umana e vogliano conservarsi intatte per sempre.
LA BIODIVERSITA’
Negli ultimi secoli la biodiversità globale è stata messa in serio pericolo da attività umane svolte in modo smodato ed eccessivamente forzato nei confronti di singole specie, gruppi di esse o interi habitat. Tuttavia, nei Monti Sibillini l’attività di pascolo, storicamente presente, ha permesso un notevole arricchimento della biodiversità locale, soprattutto grazie all’alternanza tra boschi e pascoli che di per sé crea già una differenziazione positiva alla proliferazione di nuove specie animali e vegetali. La vegetazione del Parco è varia, con predominanza di roverella, carpino nero, orniello e faggeta fino ai 1000 m.s.l.; a quote più elevate si riscontrano esemplari rari e pregiati come l’artemisia petrosa e la stella alpina dell’Appennino. La fauna comprende oltre 50 specie di mammiferi tra cui l’orso, tornato da poco ad abitare le montagne, e il lupo appenninico. Fondamentali per la biodiversità locale sono anche l’istrice e il capriolo, mammiferi a rischio d’estinzione in Europa. Da ricordare anche l’aquila reale e il falcone pellegrino, specie protette che da poco sono tornate a nidificare nel Parco. Particolarmente interessante è la presenza della vipera dell’Orsini e del chirocefalo del Marchesoni, specie endemica del lago di Pilato.
PRODOTTI TIPICI E CUCINA
A cavallo tra Marche e Umbria la natura incontaminata del Parco Nazionale dei Monti Sibillini si intreccia con le tradizioni culinarie del posto, tramandate di generazione in generazione e frutto di una ricchezza e varietà di prodotti locali. Prima tra tutti, la lenticchia di Castelluccio, produzione simbolo di questa terra che, attraverso la sua coltivazione, costituisce un’importante area di caccia per i rapaci e allo stesso tempo mantiene il terreno ricco di componenti minerali importantissimi per l’agrosistema. La produzione è ricca anche di salumi (coppe di testa, capocolli, salami lardellati) e formaggi, il più tipico è il pecorino ma si trovano anche ricotte o caprini. Dalla terra si ricavano pregiate farine non raffinate (di roveia, grano e granoturco) e i frutteti regalano molte varietà della particolarissima mela rosa. Attraverso l’aromatizzazione di anice verde, mele e finocchio selvatico viene prodotto il Mistrà, tipico ammazzacaffè marchigiano. Altra bevanda tipica è il Vin Cotto, alcolico ottenuto dalla bollitura del mosto d’uva utilizzato sia come vino da pasto che nella preparazione di dolci e biscotti. Da questo territorio incontaminato nascono anche ricchezze uniche come i pregiati tartufi, funghi e castagne.
DA VEDERE
Incastonati tra vette e boschi dei monti Sibillini si trovano numerosi edifici religiosi e santuari come l’Eremo di San Leonardo, il Santuario Macereto e il Santuario Madonna dell’Ambro. Da non perdere anche una visita al museo di Visso, dove sono conservati i manoscritti di Giacomo Leopardi, o a Sarnano dove c’è un originale museo dei martelli. Tutto questo immersi in incantevoli borghi medievali tra profumi e sensazioni di quel periodo ormai remoto. Da citare Norcia, con il suo caratteristico prosciutto IGP, Montemonaco, avvolto nel mistero degli alchimisti cavalieri, Smerillo e Montefalcone dominati da alte torri medievali.
ESCURSIONI
Il territorio montuoso del Parco offre innumerevoli possibilità di praticare attività sportive, spesso di tipo estremo come il Deltaplano o il Parapendio. Per gli amanti della calma, invece, sono presenti numerosi sentieri dove è possibile praticare Trekking a Piedi, a Cavallo o Mountain Bike completamente immersi nella natura e godendosi scenari mozzafiato. Il percorso più famoso è il Grande Anello dei Sibillini, lungo 124 km e praticabile in nove giorni di cammino ed attrezzato con tanto di rifugi escursionistici. Questo itinerario può essere percorso anche in mountain bike, con la differenza che stavolta è lungo 160 km tra deviazioni e sentieri in mezzo al bosco.
INFO
Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Piazza del Forno, 1 – I 62039 Visso (MC)
parco@sibillini.net | www.sibillini.net Tel. +39 0737 961014