28 GIUGNO 2024 – I VITIGNI RISCOPERTI, AL WIGWAM ARZERELLO
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Una serata all’insegna della biodiversità viticola del passato quale risorsa per la viticoltura del futuro, quella organizzata con ARGAV al Circolo di Campagna Wigwam Arzerello APS di Piove di Sacco (PD) il prossimo venerdì 28 giugno 2024 con inizio alle 18:30.
L’incontro, con degustazione finale, avrà quale scenario la seicentesca aia del Circolo Wigwam e si avvale della collaborazione dell’Associazione Graspo (Gruppo di ricerca ampelografica per la salvaguardia e la preservazione dell’originalità e della biodiversità viticola), fondata da tre enologi veneti che opera a livello nazionale per la ricerca attiva sul fronte del recupero di antichi vitigni italiani e internazionali abbandonati perché considerati poco produttivi. Le diverse varietà di uva recuperate, dimostrano invece di poter diventare una risorsa per la viticoltura del futuro, sia in chiave di cambiamento climatico, sia dal punto di vista dell’offerta commerciale.
Il programma della serata aperta dal saluto di Fabrizio Stelluto, giornalista, presidente di ARGAV – Associazione dei Giornalisti Agro Alimentari e Ambientali del Veneto e Trentino-Alto Adige, si svolgerà con la conduzione della giornalista Marina Meneguzzi, collaboratrice del periodico Vita in Campagna, inizierà con una visita guidata di Efrem Tassinato, presidente dell’Associazione Wigwam, ai ceppi ultracentenari di vite Baccò recuperati con successo dal Circolo di Campagna.
Seguiranno gli interventi di Aldo Lorenzoni che presenterà il suo libro “100 Custodi per 100 Vitigni, la biodiversità viticola in Italia”; Viviana Ferrario dell’Università Iuav di Venezia e Gianmarco Guarise dell’Associazione Graspo su “La vite maritata, la Vernazola e la piantata storica di Urbana (PD)”. E sarà quindi la volta di Luigino Bertolazzi dell’Associazione Graspo, su “L’introduzione ad alcuni dei vitigni dimenticati riscoperti: Brepona, Vernazola, Marcobona, Uva gatta, Gambugliana, Cenerente, Liseiret, Vulpea, Piccola nera, Hoertroete, la Regina di Margreid”.
La partecipazione è libera salvo la comunicazione di nome, cognome e qualifica, tramite e-mail: arzerello@wigwam.it o messaggio WhatsApp +39 333 3938555
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Profili dei Relatori
Aldo Lorenzoni
Accademico della Vite e del Vino, enologo, dal 1998 al 2020 direttore del Consorzio Tutela Vino Lessini Durello, del Consorzio di Tutela Vini Soave e Recioto e dei Consorzi Arcole DOC e Merlara DOC. Animatore delle Strade del Vino del Soave, del Durello e dell’Arcole. È autore e coordinatore di numerose pubblicazioni e promotore delle candidature e del riconoscimento delle colline vitate del Soave a primo paesaggio rurale di interesse storico italiano e le vigne tradizionali del Soave come patrimonio agricolo di valore globale del programma GIAHS – FAO. Dal 2001 fondatore e guida di Graspo.
Viviana Ferrario
Geografa, professore associato, insegna Geografia del Paesaggio all’Università Iuav di Venezia. Si interessa di paesaggi agrari storici e di agricultural heritage. Coordina diversi progetti di ricerca nazionali e internazionali per la conoscenza e la valorizzazione delle pratiche agricole tradizionali e del paesaggio agrario. Attualmente è responsabile scientifico dell’Accordo di collaborazione tra l’Università Iuav e la Regione del Veneto per il Piano Paesaggistico Regionale e del progetto Smart Meadows sulla conoscenza e valorizzazione del prati stabili finanziato su fondi FSE in partenariato con Slow Food.
Luigino Bertolazzi
Enologo presso affermate aziende veronesi, è esperto degustatore e divulgatore. Ha ricoperto ruoli tecnici presso Cantina di Soave ed è stato presidente dell’Associazione Enotecnici Italiana Veneto Occidentale. Attualmente è presidente di commissione per la valutazione dell’idoneità dei vini DOC presso l’ente certificatore Siquria e collabora come formatore con le principali istituzioni del settore vinicolo. Ha recentemente collaborato con l’azienda Monte Barro (Capo Verde) per indicare le migliori pratiche vitivinicole da seguire in zona tropicale. Partecipa alla individuazione e conservazione di vitigni residuali altrimenti destinati ad andare perduti. Attuale vice presidente di Graspo e Accademico della Vite e del Vino.
Gianmarco Guarise
Dal 1990, fotografo professionista a Borgo Veneto (Pd). Nel tempo libero si dedica alla sua grande passione: fare il vino, ottenuto dalla “Bina” (piantata storica veneta ultra centenaria). In qualità di viticoltore custode, con impegno e dedizione negli anni ho conservato, curato e mantenuto una delle tradizioni di famiglia.