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24-25 marzo 2018 a Venezia: Wigwam Workshop con ingegneri idraulici di Galveston (Texas), Rotterdam e Washington
24 Marzo 2018-8:00 - 25 Marzo 2018-17:00
Wigwam Workshop
Laboratorio Venezia per la Resilienza
Polo Nautico di Punta San Giuliano.
Laguna Venexiana.
Comune di Venezia.
Autorità Portuale.
Provveditorato alle Opere Pubbliche del Veneto.
Esplorazioni Lagunari con Ingegneri della Baia di Galveston[2] (Texas), Barriera di Rotterdam e Washington sulla Chesapeake Bay
Globale-Locale: scambio di conoscenze partecipate per la co-gestione adattativa dei territori costieri nei tempi del cambiamento.
Sabato 24.3.2018: Polo Nautico di P.ta San Giuliano, Mestre-Venezia.
Domenica 25.3.2018: Laguna Nord.
1. Costruire Resilienza a Venezia
Le città costiere di tutto il mondo affrontano sfide simili, ma le soluzioni non sempre si adattano, spesso costringendo le città a ripetere il lavoro che è già stato fatto altrove.
Il Venice Resilience Lab, VRL, si prefigge di affrontare questo problema, offrendo ai partner internazionali interessati e ai loro ospiti l’opportunità di esplorare e condividere conoscenze e innovazioni in modo semplice e diretto. I partner possono quindi acquisire nuove conoscenze, tornare a casa e iniziare a metterle in pratica.
Noi Veneziani del VRL lavoriamo semplicemente per informaci e condividere la conoscenza in modo che le città costiere, attraverso cittadini e tecnici interessati che desiderano visitare Venezia ed esplorarla possano insieme a noi imparare a ragionare in termini di resilienza nel miglior modo possibile, attraverso le sfide che Venezia ha brillantemente superato e continua ad affrontare da oltre un millennio sin dalla formazione della Repubblica.
2. Ospiti:
Il 24 e 25 Marzo 2018 VRL, Consulta del Polo di San Giuliano e Laguna Venexiana con il supporto di alcuni enti di governo del territorio ospiteranno Funzionari del Corpo degli Ingegneri Americani,
[1]Associazione Nazionale di Protezione Ambientale ai sensi dell’art. 13 della legge n. 394/1986. riconosciuta con Decreto del Ministero dell’Ambiente N. 347 del 15.12.2017 (National Association of Environmental Protection pursuant to art. 13 of the law n. 394/1986, by Decree of the Ministry of the Environment n. 347- 15.12.2017)
[2] Galveston e’ una città storica, un grande porto petrolifero e croceristico, ed e’ come Venezia minacciata dalla crescita del livello del mare.
Non c’è posto migliore per l’apprendimento della Resilienza di Venezia, un naturale laboratorio immersivo di conservazione e sviluppo con Venezia, la città per antonomasia al livello del mare che ha nei secoli adottato soluzioni all’avanguardia non solo per ridurre le inondazioni, ma anche per conservare la tradizione e la cultura del vivere sull’acqua sfruttandone tutte le opportunità economiche, paesaggistiche e ricreative. Il principio chiave della resilienza a Venezia è la scelta obbligata di continuare a sviluppare le soluzioni multi-obiettivo che il complesso sistema socio-ecologico richiede.
Il Venice Resilience Lab con questo scambio di esperienze intende condurre un’azione concreta: sia a favore dei qualificati ospiti affinché tornino nelle loro città motivati ad agire mettendo in pratica quanto appreso: sia e soprattutto a favore dei pochi residui cittadini che ancora praticano la laguna fornendo loro strumenti di comprensione generale dei fenomeni e della efficacia delle tecniche attraverso il contatto diretto con le istituzioni e gli enti che si occupano della ricerca, della cultura e della gestione del territorio. Avendo a cuore la rigenerazione sociale e ambientale di Venezia nella sua laguna gli incontri sono naturalmente aperti a tutti confermando la vostra presenza a ceccogio@gmail.com.
3. I numeri di Venezia per piccoli/grandi partenariati internazionali
1 Particolarmente complesso sistema socio-ecologico costiero.
1 Una vetrina internazionale e una attraente arena per l’innovazione.
1 Il più grande Arsenale del XV secolo.
1 Grande Porto Marittimo e Fluviale al servizio del Nord Est.
2.000 Anni di esperienza su come vivere sull’acqua imparando a progettare e costruire con la natura.
700 Anni di Repubblica Dominante.
500 Anni di Magistratura delle Acque.
50 km di documenti dell’Archivio di Stato sulla gestione del territorio
13 miliardi di Euro impegno dello Stato Italiano per Venezia, per gran parte gia’ spesi o allocati (11,4 miliardi)
300 milioni di Euro di dtudi, Esperimenti e Monitoraggi.
9 milioni m3 volume di sabbia di ripascimento di spiagge e dune artificiali.
20 milioni m3 volume di sedimento dragato con cui sono state ricostruite 106 barene e 18 velme.
16 km2 estensione delle valli da pesca.
40 minuti tempo a piedi o in barca per raggiungere posti di lavoro o di svago a Venezia e in laguna, con calma senza ritardi.
178 canali cittadini, 124 isole, 438 ponti, 6000 pozzi
4. Venezia offre ai partner internazionali che vogliano sviluppare processi di resilienza costiera
- Un metodo integrato: di custodia e coltivazione trans-disciplinare, fertile di innovazioni esplorate sul campo visitando la laguna e i suoi attori principali: dalle bio-strutture storiche di epoca romana e poi della Repubblica Veneziana per evitare l’interramento, alle barene artificiali progettate per rispondere in modo adattativo all’innalzamento del livello del mare, assorbendo l’energia delle ondate di tempesta, ai recenti interventi Life Vimine, Life Seresto e Life Refresh che coinvolgono nei trapianti e nelle strutture protettive ricercatori, pescatori amatoriali e diportisti.
- Particolari approcci e strumenti: il monitoraggio del movimento verticale del suolo e dell’ innalzamento del livello del mare e la risposta adattativa delle barene naturali e artificiali; le barriere mobili; le protezioni dall’erosione ondosa da traffico e da vento; il ripascimento della superficie delle barene con il riporto di sedimenti per via aerea a strato sottile; una cassetta del building-with- nature con gli attrezzi per attivare la bio-strutturazione naturale: il canneto, le piante di barena, le barriere di ostriche, la vegetazione di duna, e più di recente i feltri microbici ed il macrozoobentos.
- Accesso agli studi e ai dati di monitoraggio: possibilità di continuare gli esperimenti condotti nel corso dei trascorsi 30 anni dal Magistrato alle Acque con accesso ai dati di esecuzione e monitoraggio degli interventi già disponibili.
- Collegamento con Eionet, Centro tematico europeo sugli impatti dei cambiamenti climatici, vulnerabilità e adattamento, un consorzio di 14 organizzazioni partner dei paesi membri Europei con competenze tematiche nell’ambito dell’impatto dei cambiamenti climatici, vulnerabilità e adattamento, Centro guidato dalla Fondazione CMCC italiana, Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, con sede a Venezia e ora guidato dal prof. Carraro.
- Eccellenti centri di Ricerca e Tecnologia formatisi nei trascorsi 30 anni: Università Internazionale di Venezia, Università Ca’ Foscari, Istituto Universitario di Architettura, Centro Nazionale di Ricerca, Locali ditte di monitoraggio e consulenza, ditte specializzate nella realizzazione dei lavori in laguna di dragaggio e riuso dei sedimenti.
Abbiamo una semplice grande aspirazione: che il nostro lavoro, che faremo insieme ai nostri ospiti, aiuti le città di tutto il mondo ad affrontare i loro problemi senza iniziare da zero e al tempo stesso aiuti noi cittadini della laguna di Venezia e della gronda lagunare a ritornare numerosi ad occuparsi insieme attivamente e con fiducia della custodia/coltivazione della Laguna e dei sui centri storici insulari, litoranei e di gronda.
5. Ringraziamenti
Un ringraziamento speciale ed anticipato agli Enti di governo del territorio, professionisti, artigiani e cittadini che riusciranno a partecipare agli incontri e alle esplorazioni lagunari confrontandosi con gli ospiti Texani, o che decideranno di aderire a queste attività nel futuro.
Grazie anche a chi verrà ad ascoltare e diffondere la notizia di questo nostro “fare con quello che c’è”, una grande capacità ancora presente nelle piccole e grandi comunità mediterranee, che è alla base della cosiddetta: Dieta Mediterranea Patrimonio Unesco.[1]
[1] Conosco e pratico questo principio da quando sono nato, è stato un piacere ritrovarlo nella comunità Wigwam fondata e diretta da Efrem Tassinato e in particolare nel “Cio che ciò” degli amici Roberto Ferretti, Agriturismo La Scentella e Marisa Saggiotto, Operatrice Wigwam Local Community di Cologna Veneta. Nel giugno 2017 una altra sorpresa, nel corso di una esplorazione con il prof. Kevin McShane, Ulster University, Irlanda del Nord, ho appreso che questo modo di dire, “Facciamo con quello che c’è” si può tradurre nell’esortazione: Be yourself! Che richiama alla integrità ed alla competenza attiva schietta e diretta.
Grazie alle ditte che Presenteranno i loro prodotti nel corso degli eventi conviviali, da me definiti “Artigiani alchimisti dell’innovazione”, riprendendo un recente lavoro di Ludovico Ferro, pubblicato da Franco Angeli: L’artigiano alchimista. Percorsi di qualità e di eccellenza delle imprese artigiane agroalimentari venete:
- Maela Galli, Torrefazione Cannaregio http://www.torrefazionecannaregio.it/
- Tagliapietra & Figli Srl, https://www.tagliapietrasrl.com/
- Gianluca Bisol, http://bisol.it/ http://www.venissa.it/
- Emanuele Coppola, CEMultimedia Documentazione con riprese video con tecniche innovative dei lavori e della esplorazione lagunare. https://plus.google.com/117695464142033800539
6. Perché un Laboratorio per la Resilienza/Residenza a Venezia
Giovanni Cecconi è dal 2015 direttore del Venice Resilience Lab, un progetto di processo della Comunita’ Locale Wigwam Città di Venezia, la rete delle comunità locali per lo sviluppo sostenibile fondata dal Dott. Efrem Tassinato nel 1971. Giovanni è originario di Pergola, PU, si è laureato in Ingegneria Idraulica all’università di Padova nel 1978 con il massimo dei voti e con menzione del senato accademico e medaglia d’oro Sarpi quale miglior laureato dell’anno. Sino al 1987 al Centro Ricerche idrauliche e Strutturali dell’ENEL, ha condotto studi di impatto per la localizzazione l’impatto ambientale il controllo di efficienza di centrali idroelettriche e termo-nucleari sul territorio nazionale. Dopo quasi trenta anni di coordinamento studi, progetti, sperimentazioni, monitoraggi come dirigente del Consorzio Venezia Nuova, dal 2011 al 2015 è stato direttore del prototipo della controll room delle barriere mobili del Mose e più di recente del Centro Informativo del Magistrato alle Acque, ora Provveditorato alle opere pubbliche del Veneto Friuli Venezia Giulia. La sua esperienza principale ha riguardato il coordinamento, l’innovazione e il controllo di qualita’ di studi, progetti, e monitoraggi per la protezione dei centri storici dagli allagamenti assieme al risanamento ambientale lagunare. Terminate le attività alle dipendenze del Consorzio Venezia Nuova e animato dal desiderio di contribuire a rigenerare la laguna di Venezia assieme ai suoi abitanti in un contesto internazionale glo-cale, (globale ma intimamente connesso alle tradizioni e saperi veneti) che utilizza i risultati tecnologici e le innovazioni degli ingenti investimenti Statali in laguna di Venezia (in particolare le collaudate tecniche di risanamento ambientale del Building with Nature e l’approccio olistico della protezione dagli allagamenti controllando il flusso mareale con barriere mobili) si e’ fatto promotore ed attivatore di un processo di empowerment e valorizzazione delle risorse socio-ecologiche lagunari fondato sulla co-esplorazione e la competenza sociale (processo bottom-up per la co-gestione adattativa).
Il Venice Resilience Lab attiva processi che sfruttano le risorse esistenti e ogni tipo di opportunità presente nel territorio per la Co-creazione dal basso e/o dall’alto di soluzioni innovative, mettendo insieme le istituzioni responsabilmente aperte al territorio con i cittadini maggiormente interessati (in quanto beneficiari attivi delle risorse della laguna): ad esempio I ricercatori impegnati nella produzione di soluzioni innovative; i pescatori e i cacciatori amatoriali che ripetono riti antichi nel rispetto della natura, i pescatori professionisti, gli artigiani e gli artisti, le organizzazioni della nautica da diporto, i tecnici delle istituzioni, la gente comune interessata alla sorte della futura generazione lagunare, ma anche i turisti che essendo in gran numero non possono essere trascurati, essendo da considerare come “cittadini equivalenti”: visitatori responsabili, e persone con cui esplorare i delta, le lagune di Venezia e del mondo, per la fiducia reciproca e l’amicizia.
7. Programma per il 24-25 Marzo: Seminario e esplorazioni in Città e in laguna
Ospiti Americani ed Olandesi in arrivo a Venezia dopo la visita alla Barriera sul Tamigi a Greenwich. (Centro informativo – Thames Barrier a Greenwich, Partecipazione alla prova di sollevamento delle barriere del Tamigi e visita agli impianti , Incontro con l’innovation Team dell’ UK Environmental Agency)
Itinerario del 24 e 25 marzo.
Le principali attività esplorative e le interviste saranno riprese con una nuova tecnica innovativa dall’ Ing. Emanuele Coppola, CEMmultimedia https://plus.google.com/117695464142033800539 autore del film documentario Aqua Granda, trailer in https://youtu.be/M_Ya8fvPn34